8 September 2024

Federalberghi: il sistema turistico italiano non è ancora in pareggio

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Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca

Per Federalberghi «Il buon andamento dell’estate non è stato sufficiente a far tornare in pareggio il bilancio del sistema turistico italiano. Guardiamo con grande preoccupazione ai prossimi mesi. E al rischio che tutti i mercati, non solo quello turistico, vengano funestati da una combinazione esplosiva di aumento dei costi e riduzione della domanda».

Con queste parole Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, introduce il preconsuntivo dei primi nove mesi di quest’anno. Che sarà presentato domani al consiglio direttivo della federazione, riunito a Rimini in concomitanza con l’apertura di Ttg Travel Experience.

Secondo l’analisi del Centro Studi di Federalberghi – nonostante il trimestre estivo positivo – da gennaio a settembre 2022 si è registrato un calo del 6,9% delle presenze dei turisti nelle strutture ricettive. Questo rispetto al corrispondente periodo del 2019 (riduzione del 3,6% per gli italiani e dell’10,1% per gli stranieri). In valore assoluto, significa che mancano all’appello circa 26 milioni di presenze.

Misure non sufficienti

«Nei mesi scorsi abbiamo sofferto a causa dell’esplosione del prezzo del gas e dell’energia elettrica. Ma l’andamento stagionale della domanda ci ha consentito di stringere i denti e di resistere. Con l’arrivo della stagione fredda e la diminuzione dei flussi turistici, la musica cambierà. Molti alberghi stagionali hanno anticipato la data di chiusura e sono tanti gli alberghi annuali che stanno seriamente considerando la possibilità di sospendere l’attività in attesa di tempi migliori».

«Apprezziamo le misure che sono state sin qui adottate – conclude Bocca – ma con franchezza dobbiamo dire che non sono sufficienti. C’è bisogno di ulteriori interventi, da adottare con urgenza, per difendere la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro».

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Tutela della genitorialità e parità di genere Tra gli altri punti qualificanti dell'accordo, la tutela della genitorialità, con l’integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione in occasione del pagamento della tredicesima e della quattordicesima mensilità, maturata durante i periodi di congedo di maternità obbligatorio e congedo di paternità, obbligatorio e facoltativo. Sul contrasto alla discriminazione, alla violenza e alle molestie è stato definito un nuovo articolato contrattuale che amplia le tutele, migliorando le misure previste per il sostegno delle donne vittime di violenza di genere, con tre mesi più ulteriori tre mesi di congedo retribuito al 100% per le lavoratrici inserite in percorsi di protezione debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza, dai centri antiviolenza o dalle case rifugio. 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