18 October 2024

Da Flyr a Norse Atlantic: sarà un inverno lungo e più difficile del previsto per le start-up

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Sarà un inverno particolarmente freddo per quasi tutte le compagnie aeree decollate negli ultimi due-tre anni. Flyr, Norse Atlantic e Norwegian affrontano con più di una preoccupazione i prossimi mesi che, già tradizionalmente caratterizzati da minor traffico, devono anche tenere in considerazione le sfide aggiuntive, dagli elevati costi del carburante all’inflazione.

La start-up norvegese Flyr – decollata nel giugno 2021 – ha già anticipato che l’operativo invernale sarà drasticamente ridotto: invece di operare con i 12 velivoli previsti, nei cieli ce ne saranno solo cinque o sei e sospenderà i voli verso tutti i mercati chiave, tranne alcuni – tra cui Alicante, Barcellona, Parigi e Roma – delle 27 destinazioni servite a settembre. I tagli mirano a dimezzare le spese e a ridurre al minimo la liquidità. “Ci è voluto più tempo del previsto per fidelizzare i viaggiatori d’affari sulle rotte nazionali in Norvegia, dove i vettori storici mantengono ampie quote di mercato”, ha dichiarato il ceo Tonje Wikstrøm Frislid.

Norse Atlantic Airways, altro vettore norvegese, sospenderà i collegamenti per Los Angeles da Berlino e Oslo per l’inverno – rotte originariamente pianificate per tutto l’anno – con una riduzione del 28% della capacità pianificata per il periodo novembre-marzo. “La stagione invernale è storicamente più impegnativa per il settore e quest’anno deve affrontare l’onere aggiuntivo dei prezzi elevati del carburante, dell’inflazione crescente nei mercati in cui operiamo e dell’incertezza della domanda complessiva”, ha dichiarato un portavoce di Norse. 

In controtendenza l’andamento previsto da Play, altra start-up nordica che ha debuttato nel giugno 2021: il ceo, Birgir Jónsson, come riferito da Airline Weekly ha dichiarato che il vettore ha “prospettive positive” per l’inverno, specie sulle rotte transatlantiche verso gli Stati Uniti. La domanda continua a crescere grazie alla “fiducia dei consumatori nei viaggi” e Play prevede un continuo aumento del load factor durante le vacanze invernali e nel 2023. 

Norwegian non ha aggiornato le sue previsioni per l’inverno dalla fine di agosto. All’epoca, i dirigenti avevano dichiarato di aver assistito a un “normale” rallentamento delle prenotazioni a partire dall’estate rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Norwegian ha pianificato di ridurre stagionalmente la sua capacità invernale di circa il 28%, concentrandosi sulla redditività.

 

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