18 October 2024

Foà: «Basta dare soldi alle low cost che non danno nessuna garanzia»

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Cesare Foà

«Nella nostra regione i numeri sono in forte aumento perché l’aeroporto di Capodichino ha ripreso a lavorare alla grande ed il flusso di stranieri che sbarcano quotidianamente sul nostro territorio è molto elevato. Purtroppo , ultimamente, noi operatori del settore stiamo subendo notevoli  difficoltà di gestione  causate dalla cancellazione dell’85% dei voli, tra voli Low cost e voli di linea, avvenuta in particolare domenica 17 luglio. Questo fenomeno è assolutamente deleterio perché provoca un forte disorientamento nei viaggiatori impedendo loro e di raggiungere le località italiane individuate per le proprie vacanze e  di ritornare nei propri paesi lontani, una volta terminato il periodo di soggiorno» dice Cesare Foà, presidente Advunite e Aidit Campania.

«Le cancellazioni dei voli sono dovute o agli scioperi delle compagnie aeree o perché le compagnie Low cost non hanno gli equipaggi in numero adeguato alle loro esigenze e questo costituisce per tutto il nostro settore un grosso problema. Io parlo di Low cost perché il volo di linea garantisce una ri-protezione, nel senso che, se per qualunque motivo viene cancellato un volo per una destinazione,  è possibile mettere il passeggero su un altro aereo che ha la medesima destinazione. la Low cost non è obbligata a fare questo tipo di operazione.

Italia meridionale

«La cancellazione dei voli fa sì che noi come agenzie di viaggio siamo sempre responsabili nei confronti dei clienti, mentre i turisti “fai da te” non hanno copertura e provocano oltre a loro stessi, notevoli danni a tutta la filiera turistica, a noi agenzie, agli alberghi, alle guide che non lavorano. Questo episodio di inattesa  cancellazione massiccia dei voli  è  accaduto  in tutta  Italia, ma quella maggiormente colpita è stata  l’Italia meridionale, in particolare Campania, Puglia, Sicilia che hanno gli aeroporti pieni di  voli Low Cost. E purtroppo, ricordiamolo, le Low cost vengono finanziate dalle nostre regioni, quindi sono soldi pubblici. Pertanto il mio invito alle Istituzioni regionali è il seguente: basta dare i soldi a queste compagnie Low Cost  se non danno alcun tipo di garanzie ai passeggeri».

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