18 October 2024

Sciopero aerei: cancellazioni a raffica. Interviene la commissione trasporti

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Cancellazioni come già previsto da gran parte delle compagnie aeree e inevitabili ritardi per chi ha viaggiato in aereo a causa dello sciopero indetto ieri per quattro ore, dalle 14 alle 18, dalle principali compagnie low cost, dai controllori di volo e per il rinnovo del contratto scaduto da sette anni anche da parte del personale della vigilanza privata e di sicurezza degli scali.

Il disagio è stato comunque contenuto nel corso della giornata grazie all’annuncio dello sciopero dato con sufficiente anticipo ai viaggiatori, ma certo non sono mancate le conseguenze negative per chi ha dovuto posticipare o anticipare le partenze per le vacanze. Intanto, le associazioni dei consumatori Unc e Codacons hanno presentato un esposto all’Antitrust per verificare la legittimità dello stop.

 Viene anche ricordato che, come previsto dalle norme europee, in caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra 3 opzioni: – rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata; imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile in relazione all’operativo della compagnia aerea o infine imbarco su un volo alternativo in una data successiva più conveniente per il passeggero.

Se la cancellazione del volo non è stata comunicata con almeno due settimane di preavviso, il passeggero ha inoltre diritto ad una compensazione pecuniaria pari a 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per i voli intracomunitari che superino i 1500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km e infine 600 euro per le tratte aeree superiori ai 3.500 Km al di fuori dell’Unione Europea

“Quello che sta accadendo negli aeroporti è inaccettabile soprattutto per i cittadini, sottoposti a disagi incredibili, a cui si aggiungono il malfunzionamento o le scarse informazioni fornite dalle compagnie aeree in sciopero” tuona Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti alla Camera.

“Bisogna senz’altro lavorare perché ci sia un coordinamento europeo delle risposte che vengono date – spiega Paita – Quello che sta accadendo, dal punto di vista dei consumatori, è inaccettabile”.

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