20 December 2024

Fiavet: «Che fine hanno fatto i 100 milioni di rimborsi di Alitalia?»

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Ivana Jelinic, presidente di Fiavet Confcommercio

Dove sono i rimborsi Alitalia? È quello che si sta chiedendo Fiavet-Confcommercio. Il ministero dello sviluppo economico aveva sbloccato lo scorso anno 100 milioni di euro per i rimborsi Alitalia che, ricordiamo, si trova in amministrazione straordinaria.

I 100 milioni stanziati dal Governo Draghi occorrono per sanare la situazione debitoria sia con i passeggeri, sia con gli operatori turistici e le agenzie di viaggio in possesso dei voucher. Il Mise ha quindi firmato il decreto che trasferisce ad Alitalia il fondo da 100 milioni che, di fatto, non appartengono ad Alitalia, ma ai possessori dei biglietti aerei.

Fiavet-Confcommercio, già al momento dello stanziamento aveva fatto osservare quanto la misura fosse insufficiente. (Basti pensare a tutto il turismo scolastico e agli eventi business slittati nel 2020 e 2021) tuttavia aveva sostenuto i suoi associati nel presentare tempestivamente e in modo corretto la domanda.

Il Governo ha infatti aperto una piattaforma per le richieste di accesso a questo fondo entro il 31 dicembre. Siamo arrivati quasi a giugno e non ci sono state repliche di alcun tipo alle domande digitali.

Burocrazia

«Il problema e che stiamo passando dalla burocrazia classica alla burocrazia digitale, in cui chi cerca di accedere a dei fondi dall’altra parte trova un muro di gomma che non risponde in alcun modo, e anche se si afferma che la presentazione corretta della domanda è garanzia certa di rimborso, se il rimborso non c’è le aziende non sanno come reagire»  dichiara Ivana Jelinic, presidente Fiavet-Confcommercio.  

«Nessun operatore ha ricevuto comunicazioni ufficiali dal Governo né da Alitalia,  che comunque sappiamo essere al di fuori di questa operazione che la riguarda. Riteniamo che, soprattutto in un momento di difficoltà come questo,  con il rincaro dei trasporti che ostacola la ripresa corretta del turismo, bisognerebbe prestare una maggiore attenzione a questi passaggi critici che possono mettere ancora più in difficoltà un comparto già allo stremo»  conclude la presidente di Fiavet-Confcommercio.

In questa situazione non resta a Fiavet-Confcommercio che ribadire, la sua richiesta di delucidazioni, anche per rappresentarla ai consumatori che sono, come le imprese, in attesa di risposte.

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Sono alcune delle domande a cui si è provato a dare una risposta in occasione di un'iniziativa organizzata a Grosseto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Travel Open Day, settore eventi di Travel Quotidiano: il primo evento in regione specificamente dedicato alle adv e ai tour operator del territorio.\r\n\r\nSul palco si sono alternati rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria e delle istituzioni locali, nonché gli esponenti di alcune tra i più importanti operatori del settore. Ne è emersa una figura chiave per l’incoming: il professionista dei viaggi organizzati, unico profilo realmente capace di garantire quel valore aggiunto in grado di far uscire il turismo dalle secche della massificazione di prodotto e quindi dai rischi dell’overtourism.\r\n\r\nIl tutto, a patto naturalmente di riuscire a costruire una reale collaborazione tra tutti gli stakeholder del territorio, dando concretezza al mantra del fare rete. 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Occorre lavorare per intercettare sempre maggiore valore aggiunto e verticalizzare le esperienze turistiche\".\r\n\r\nNon si può inoltre dimenticare il fattore innovazione, soprattutto in tema di digitalizzazione: un elemento necessario anche solo semplicemente per iniziare a parlare ai mercati internazionali, ma di cui spesso coloro che ne avrebbero più bisogno, soprattutto le destinazioni secondarie, risultano essere meno provviste.\r\n\r\n“Quello a cui puntiamo - ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi - è dare elementi di conoscenza alle agenzie di viaggio quando puntino a incrementare il loro lavoro con l’incoming, affinché lo facciano sfruttando prima di tutto gli strumenti che la regione mette loro a disposizione”.\r\nTre panel\r\nLa giornata si è quindi declinata in tre panel distinti: il primo ha visto il coinvolgimento del direttore nazionale Fto, Gabriele Milani, dei presidenti di Fiavet e Aidit Toscana, Pier Carlo Testa e Andrea Giannetti, nonché di Federica Bellinazzi di Maavi, di Carlo Gistri di Assoviaggi, e dei presidenti di Federalberghi, Confturismo-Confcommercio Toscana e di Assoturismo-Confesercenti della provincia di Grosseto, Daniele Barbetti e Gianluca Soldateschi.\r\n\r\nA seguire sono intervenuti la presidente della traveltech Destination Italia, Dina Ravera, il senior account manager di GetYourGuide, Pio Macchiarulo, il ceo e produce manager dell’operatore tedesco specializzato sull’Italia Ottima Reisen, Antonio Giannandrea, il managing director del to incoming Trentino Holidays, Luca Moschini, e il director Italy dell’operatore dedicato al turismo attivo S-Cape Travel, Tullia Caballero.\r\n\r\nIl pomeriggio, infine, è stato dedicato all’approfondimento delle strategie di promozione e verticalizzazione del prodotto Toscana, a cura dello stesso Tapinassi e di Flavia Cori della Fondazione Sistema Toscana. \r\n\r\n\"Nel nostro paese sono presenti diversi modelli che funzionano molto bene – ha concluso Claudio Dell’Accio, referente sviluppo eventi di Travel Open Day -. Proprio per questo è importante conoscere come alcuni di questi hanno costruito il proprio prodotto destinazione, come lo hanno digitalizzato e quali sono stati gli accordi con i creatori dell'offerta turistica. 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