7 April 2025

Nuova Zelanda: almeno tre anni per tornare ai flussi turistici pre-crisi

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La Nuova Zelanda stima che il mercato del turismo internazionale impiegherà più di tre anni per recuperare i flussi ai livelli pre-Covid.
La previsione è quella di Rene de Monchy, amministratore delegato di Tourism New Zealand, ripreso da Bloomberg durante un’intervista a Singapore: ci vorrà tempo infatti, per un completo ritorno delle compagnie aeree internazionali e alcune persone saranno particolarmente caute nel viaggiare di nuovo, anche a causa dei costi elevati. Nei prossimi 12 mesi, le entrate generate dai visitatori potrebbero quindi raggiungere il 20% – 25% dei livelli pre-Covid.

“Ci vorrà del tempo perché tutte le diverse parti del sistema si rimettano in moto – ha affermato de Monchy -. Tutto il mondo ha bisogno di ripartire”.

La Nuova Zelanda ha riaperto le sue frontiere ai visitatori completamente vaccinati dall’Australia il 13 aprile, dopo che le porte erano state chiuse due anni fa per contenere la diffusione del Covid-19. I viaggiatori da altri paesi senza visto come gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Giappone, Singapore e la Germania saranno ammessi dal 2 maggio. 

La riapertura delle frontiere arriva appena prima della stagione sciistica della Nuova Zelanda, momento particolarmente attraente per gli australiani, ha sottolineato de Monchy, ricordando che per i visitatori a lungo raggio provenienti dall’Europa, come da altri paesi, bisognerà attendere il periodo di fine anno.

 

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