13 gennaio 2022 14:32
Tornano su livelli record i volumi delle transazioni di asset alberghieri in Italia. Stando all’ultimo report Cbre, infatti, nel corso del 2021 si sarebbero registrate compravendite di alberghi per un totale di 1,9 miliardi di euro, un livello secondo solo allo straordinario 2019 ma superiore di ben l’82% rispetto al 2020. La maggior parte delle transazioni ha interessato prodotti value add (transazioni vacant possession, immobili da convertire o hotel da ribrandizzare e pertanto con necessità di capex), molti di questi con posizionamento potenzialmente luxury o trophy asset.
Il 2021 ha segnato inoltre l’importante presenza, nel panorama degli investimenti, del segmento resort (mare, montagna, lago e campagna), visto prima della pandemia come fortemente rischioso e oggi sempre più al centro dell’interesse degli investitori. Questo trend sui resort proseguirà con buone probabilità nel 2022, sia per il segmento luxury sia per quello midscale/upscale, col supporto di performance che si prospettano molto positive per la prossima stagione estiva. Più lenta sarà invece la ripresa dei business hotel nelle principali città italiane. Corposa anche la pipeline per il futuro, che fa presagire che il settore avrà buone performance pure nei prossimi mesi.
D’altronde, è tutto il settore del commercial real estate in Italia che ha mostrato netti segnali di ripresa in Italia nel corso del 2021, con il totale dei volumi transati a quota 10,3 miliardi, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. L’ultimo trimestre, in particolare, ha fatto registrare 4,6 miliardi di investimenti e una crescita del 52% rispetto allo stesso periodo del 2020. La riduzione delle misure restrittive nella seconda metà dell’anno ha infatti favorito la ripresa degli investimenti, sebbene alcune operazioni abbiano subito ritardi sui tempi di chiusura previsti.
La crescita dei volumi iniziata nell’ultima parte dell’anno è confermato dalla forte pipeline registrata in tutte le asset class, che fa pensare a una ulteriore accelerazione della ripresa nel primo trimestre del 2022. Il quarto trimestre dell’anno ha infine confermato la distribuzione degli investimenti su tutte le asset class e il riallineamento alla media storica del dato sui flussi di capitali stranieri (che si assesta a oltre il 70% nel 2021), dopo il lieve calo del 2020: le politiche monetarie espansive della Bce hanno alimentato la liquidità in tutti i mercati europei, ma i rendimenti immobiliari italiani, molto competitivi, hanno riportato l’attività degli investitori stranieri ai livelli precedenti alla pandemia. La crescita dell’economia italiana e la maggiore stabilità politica hanno inoltre contribuito a risollevare la fiducia degli investitori verso il Paese.
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[post_content] => E' in calendario dal 3 al 6 ottobre 2025 il “Tahiti Yoga Festival”, il primo raduno internazionale di yoga organizzato ne Le Isole di Tahiti.
L’evento si terrà presso Le Tahiti by Pearl Resorts: una quattro giorni che si prepara ad essere molto più di una semplice kermesse dedicata allo yoga, proponendosi come un viaggio profondo per l'anima, volto alla guarigione, alla connessione e ad una trasformazione profonda, creando un magico incontro tra i mondi dello yoga, della meditazione, della musica, e diverse cerimonie culturali, attività, e workshop dedicati al benessere—il tutto immersi nell'energia naturale di Tahiti.
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Importante operazione per la compagnia It di revenue management alberghiero Duetto, che acquisisce la società di benchmarking finanziario HotStats. “Siamo entusiasti di accogliere HotStats nella nostra famiglia - spiega David Woolenberg, ceo di Duetto -. Ampliando la nostra attuale suite di soluzioni con gli asset di dati di benchmarking finanziario di HotStats, potremo offrire al mercato una soluzione in grado di dare un forte impulso alla crescita dei ricavi e degli utili”.
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Abbiamo intervistato Marco Sansiviero , presidente di Fenailp turismo, è la Federazione di categoria, promossa ed organizzata sindacalmente dalla Fenailp, che opera in rappresentanza ed a tutela degli interessi delle imprese turistiche a livello politico, istituzionale ed amministrativo.
Su quali mercati intendete proporvi e con quali prodotti?
Come Fenailp Turismo e come sistema delle dmo che stiamo contribuendo a strutturare nei territori, intendiamo proporci su mercati in cui è forte la domanda di esperienze autentiche, legate al patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico. Puntiamo molto su Germania, Francia, Nord Europa e Stati Uniti, ma anche su mercati emergenti come Sud America e Sud-Est Asiatico, che stanno dimostrando grande interesse per l’Italia minore.
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Quanto incide il turismo nazionale?
Il turismo nazionale resta fondamentale, non solo in termini numerici ma anche come leva per la destagionalizzazione e la scoperta di aree interne meno note. Dopo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto la bellezza dei propri territori, e oggi questo segmento rappresenta una quota stabile e in crescita, soprattutto per quanto riguarda il turismo di prossimità, il turismo culturale e quello esperienziale.
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Per il 2025, su quali asset intendete lavorare?
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Gli attuali scenari geopolitici ci impongono una riflessione profonda. Se da un lato alcuni mercati tradizionali come la Russia o parte del Medio Oriente hanno subito una frenata, dall’altro assistiamo a una crescita costante di interesse da parte degli Stati Uniti, del Canada e dell’area asiatica, con Corea del Sud, Giappone e India in prima linea.
I mercati strategici oggi sono quelli che cercano autenticità, sicurezza, sostenibilità e bellezza diffusa. Ed è proprio in questa direzione che stiamo strutturando la nostra offerta: l’Italia autentica e minore, non massificata, rappresenta la risposta più convincente a questa nuova domanda globale.
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Quali sono le strategie future?
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[post_content] => L'aeroporto di Catania mette nero su bianco una prima stima del traffico passeggeri previsto per la prossima Pasqua: 740.000 passeggeri di cui 435.000 nazionali e 305.000 internazionali e 4.557 movimenti.
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A conferma dell’importanza di Catania come polo di riferimento a livello europeo, in questo periodo, secondo le previsioni, saranno proprio le rotte internazionali a fare da traino al traffico passeggeri (+8,6% rispetto al 2024) con Malta, Londra e Monaco di Baviera saldamente ai primi posti. In particolare si rileva un aumento del +31% e del +20% dei passeggeri in transito per Londra Gatwick e Monaco di Baviera rispetto al 2024.
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[post_content] => Si chiama Explora Club ed è il nuovo programma di fidelizzazione del brand di crociere di lusso del gruppo Msc. Offre una struttura intuitiva a cinque livelli, Classic, Silver, Gold, Platinum e Diamond, con ogni step che include una collezione di vantaggi: dall'accesso prioritario a eventi esclusivi ai regali su misura, fino ai risparmi personalizzati. Con un maggior numero di viaggi, i soci dell'Explora Club ottengono una serie di privilegi aggiuntivi, pensati per migliorare il loro tempo a bordo e a terra.
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Nel 2024, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, il settore ricettivo portoghese ha registrato un totale di 860,7 mila ospiti italiani per complessivi 1.992,2 mila pernottamenti, corrispondenti a una crescita rispettivamente del +4,5% e del +1,8% rispetto al 2023. In termini globali il 2024 ha segnato un record storico: i visitatori del Portogallo sono stati 31,6 milioni, con 80,3 milioni di pernottamenti e un aumento del +4%.
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«La nostra strategia passa per una continua crescita basata sulla diversificazione dell’offerta, sugli investimenti nella qualificazione dei servizi e sulla valorizzazione dei territori - afferma Marcelo Rebanda, direttore della Delegazione Italia Turismo del Portogallo (nella foto) -. Vogliamo che il Portogallo continui a essere una destinazione sostenibile e responsabile. Per questo investiamo nella promozione di iniziative che abbiano un impatto positivo sui territori, sull’ambiente e sulle comunità locali. Lo dimostra la campagna lanciata l’anno scorso dall'Ente Turismo del Portogallo. Con il claim “Is not tourism, its futourism” voleva posizionare il Portogallo in prima linea nel turismo del futuro. Destinazioni, organizzazioni e turisti dovevano lavorare insieme nella costruzione di un turismo più inclusivo adottando un nuovo modo di viaggiare: vivendo dall'interno ciò che si visita, immergendosi nei luoghi e nelle tradizioni e incontrando le persone, i locali. Perché residenti e viaggiatori sono parte dello stesso progetto.
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Durante la cerimonia di premiazione al “Passenger Terminal Expo 2025” di Fiumicino, oltre all’ottava posizione nel World's Top 10 Airports of 2025, sono stati attribuiti i seguenti riconoscimenti:
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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Gattinoni, che chiude il 2024 a quota 747 milioni di euro di fatturato lordo (+9%). Molto bene anche le marginalità operative lorde, che anzi mettono a segno un incremento ancora maggiore (+20%), raggiungendo un ebitda di 17,1 milioni. "Un dato, quest'ultimo, che andrebbe confrontato con il giro d'affari indicato a bilancio, basato sul valore delle commissioni e non dei ricavi lordi. A quel punto la marginalità sale a oltre il 5%: un valore molto positivo per un settore come il travel, che sappiamo tutti essere fragile da questo punto di vista", spiega il fondatore e presidente della compagnia, Franco Gattinoni.
Focus sulle marginalità
Ecco allora che anche per quest'anno le strategie del gruppo si concentreranno soprattutto sull'ulteriore miglioramento delle marginalità. Il tutto senza tralasciare gli obiettivi di crescita del business, che puntano al superamento degli 800 milioni di fatturato nel 2025 per poi raggiungere la significativa soglia del miliardo nell'esercizio successivo: "Cresceremo per linee interne ma non solo - aggiunge Gattinoni -. In questi primi sei mesi dell'anno concluderemo il processo di riorganizzazione aziendale avviato l'anno scorso, per poi chiudere alcune acquisizioni nella seconda parte del 2025 le cui trattative sono già in stato avanzato". Nessun dettaglio per ora sulle operazioni in corso, ma solo qualche velato accenno all'obiettivo di raggiungere quota 100 agenzie di proprietà (ora sono un'ottantina), nonché al rafforzamento dell'area prodotto ed eventi.
Aprile record
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Per il momento il gruppo sta rispettando la tabella di marcia anche grazie a un aprile record, che beneficia della straordinaria sovrapposizione di ferie pasquali e ponti festivi di quest'anno. "Il tema piuttosto sarà agosto, mentre appaiono più brillanti luglio e settembre - sottolinea l'a.d. della business unit travel, Mario Vercesi -. La questione è soprattutto legata ai prezzi. Ma stiamo lavorando con accordi ad hoc, per non farci trovare impreparati non appena i flussi di prenotazione torneranno a crescere, presumibilmente a maggio".
Questione prezzi
La questione è quella solita degli ultimi due-tre anni: il mercato registra molto advance booking e sotto data, a discapito del periodo intermedio. E agosto non raggiunge più i picchi di una volta, con gli italiani che spostano in parte le richieste sui due mesi vicini: "Le agenzie hanno spesso il polso immediato della situazione - rivela Gattinoni -. Solo che i fornitori a volte provano a tenere, sperando in una successiva ripresa della domanda, per poi abbassare significativamente le tariffe all'ultimo minuto. Una dinamica che noi vogliamo assolutamente evitare".
Molto bene l'Egitto. Usa in sofferenza
A soffrire in questo momento è soprattutto il Mediterraneo europeo, in primis il mare Italia, ma anche Spagna e Grecia, che hanno visto un deciso rialzo dei prezzi. Discorso opposto per il Nord Africa, che invece sta tornando prepotentemente in auge, soprattutto l'Egitto le cui quotazioni rimangono fortemente competitive. Infine una parola sugli Usa, destinazione che comincia a mostrare qualche segno di sofferenza a seguito dei comportamenti ondivaghi del nuovo presidente Trump: "Specialmente per quanto riguarda il business travel - conclude Gattinoni -. Ma non solo: avvertiamo un po' di disaffezione verso la meta, persino antipatia. Fino a pochi mesi fa nell'immaginario viaggiare verso gli Stati Uniti significava andare nel paese della libertà". Oggi, a livello di sentiment, per molti non è più così.
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