27 ottobre 2020 08:58
Considerato l’aggravarsi della situazione epidemiologica in Europa, la Farnesina “raccomanda a tutti i connazionali di evitare viaggi all’estero se non per ragioni strettamente necessarie”. Queste poche righe apparse ieri in serata sul sito del ministero degli Esteri riassumono la gravità della situazione legata al diffondersi del Covid-19 al di là dei confini italiani: dalla Francia alla Spagna, passando per l’Irlanda (primo Paese europeo a dichiarare un secondo lockdown). E, a cascata, lasciano intravedere nuove, pesanti conseguenze per l’industria del turismo.
La Farnesina fa inoltre presente che “considerato l’alto numero dei contagi in molti Paesi europei, non si possono escludere future ulteriori restrizioni agli spostamenti che rischierebbero di complicare eventuali rientri in Italia. Analoghe problematiche di rimpatrio potrebbero verificarsi, con incidenza ben più grave, in caso di viaggi verso destinazioni extra-Ue“.
All’indirizzo https://infocovid.viaggiaresicuri.it/ è disponibile un questionario interattivo per verificare la normativa italiana in vigore per gli spostamenti da e per l’estero
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Per ora si tratta solo di voci, ma stando alle rivelazioni di alcuni insiders il brand Four Seasons potrebbe presto sbarcare anche sull'isola di Capri. Il gruppo Statuto, già partner del marchio canadese per il San Domenico di Taormina e per il Danieli di Venezia, avrebbe infatti acquisito il 5 stelle da 56 camere Caesar Augustus di Anacapri, già di proprietà della Società Amministrazione Gestione Alberghi che lo gestiva direttamente dal 2000. La società real estate italiana avrebbe quindi deciso di affidarne l'operatività proprio alla compagnia controllata da Bill Gates.
Continua insomma la fatale attrazione tra Four Seasons e la nostra Penisola. Oltre alle strutture già attive a Milano, Firenze e Taormina, il gruppo si appresta infatti a entrare anche a Venezia (con il Danieli appunto, il cui rebranding è previsto per il 2025), nonché in Puglia, in partnership con Omnam, e a Roma, in collaborazione con la società d’investimento portoricana Fort Partners, con la quale si vocifera dovrebbe aprire anche a Portofino.
Intensa è pure l'attività d'investimento recente del gruppo Statuto, che pochi mesi fa ha acquisito per circa 100 milioni di euro l'ex Grand Hotel Cadenabbia sul lago di Como, destinato a diventare un Six Senses nel 2028. La società è inoltre proprietaria di alcune delle più prestigiose strutture italiane, quali il Mandarin Oriental e i prossimi Marriott Piazzetta Bossi (che verrà inaugurato a breve), Rosewood (2025) e Six Senses (2026) di Milano, nonché l'Edition Rome e Le Ginestre di Porto Cervo (che diventerà Mandarin Oriental), oltre naturalmente al San Domenico di Taormina e al Danieli di Venezia. Recenti infine pure le acquisizioni all'estero dei Six Senses London e Ibiza, del Mandarin Oriental Paris e dell'Hotel de Rome di Berlino.
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[post_content] => La Spezia punta sul mice e lo fa lanciando la nuova rete d’impresa, Spezia Experience, creata grazie all’intuizione dei 4 fondatori: il tour operator Arianna 2002, l'NH Hotel La Spezia, l’Hotel Firenze e l’Hotel Ghironi.
«Abbiamo analizzato la richiesta che arrivava sul territorio – spiega Paolo Viti, presidente di Spezia Experience – e ci siamo resi conto che era necessario proporre un’offerta coordinata con un unico punto di riferimento per il cliente e con tutti i servizi che il settore richiede. Fino a due anni fa se un evento eccedeva il singolo albergo non veniva gestito. Questo ha significato perdere molte occasioni importanti negli anni passati».
La Rete d’impresa Spezia Experience si propone al cliente come un unico punto di riferimento, in grado di rappresentare tutte le migliori strutture ricettive alberghiere del territorio e di coordinare tutte le fasi di gestione dell’evento per fornire un’esperienza personalizzata, integrata e di alta qualità.
Ad un anno dal lancio Spezia Experience ha già toccato con mano le grandi potenzialità della destinazione nell’ambito mice, raccogliendo un ottimo riscontro dai clienti che l’anno scelta nell’anno in chiusura.
«Nel 2024 abbiamo accolto ed organizzato diversi eventi - aggiunge Viti – Grazie al nostro prodotto possiamo promuoverci autonomamente. Non siamo un intermediario, siamo i titolari del prodotto e questo è il segreto del nostro successo. Il mercato mice ha bisogni specifici: la richiesta deve essere evasa in 24 ore, e devi riuscire a stabilire un’empatia tale da catturare la fiducia del cliente, trasmettendo il valore aggiunto del territorio».
All’interno della Rete d’Impresa Spezia Experience, destinazione del mese ad ottobre 2024 secondo la Rivista Meeting e Congressi, sono inclusi 12 alberghi, da 3 a 5 stelle, da Portovenere a Sarzana, in grado di offrire 3.000 posti a sedere nelle varie location.
«Il mice lavora 12 mesi all’anno – conclude Paolo Viti – e questo può aiutare molto da destagionalizzazione della destinazione. Inoltre il cliente mice è alto spendente e può tornare sul territorio».
L’obiettivo 2025 è di sviluppare ancora la rete di marketing per far conoscere maggiormente Spezia Experience e le potenzialità del territorio.
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[post_content] => L’elettrificazione della banchina del Molo Garibaldi nel porto della Spezia, che consentirà alle navi da crociera di spegnere i motori quando sono in sosta, sta ormai diventando realtà. Oggi è stata presentata la prima delle quattro cabine di trasformazione e il Cable Management System, sorta di robot che permetterà di collegare la fonte energetica alle navi passeggeri.
La nuova cabina di 250 mq., alta 5 metri che è situata nella zona retrostante alla radice del Molo Garibaldi, nelle immediate vicinanze dell’esistente cabina ENEL e di altri manufatti a servizio del sistema distributivo, è stata realizzata mediante una nuova struttura a pannelli prefabbricati. Il layout interno è stato studiato in maniera da ottimizzare la distribuzione interna dei cavi, la semplicità di installazione e la riduzione degli spazi, nonché per avere una migliore accessibilità delle macchine sia in fase di cantiere che di manutenzione e/o sostituzione.
«La realizzazione della cabina di trasformazione e delle infrastrutture di collegamento a banchina sul molo Garibaldi, compreso il macchinario Cable Management System, appena consegnato all'AdSP dalla ditta Shore Link, testimoniano l'efficacia dell'azione dell'AdSP nel campo dell'efficientamento energetico e delle politiche di sostenibilità ambientale – spiega il Commissario Straordinario dell’AdSP, Federica Montaresi - L’impegno economico necessario alla realizzazione della prima delle quattro nuove cabine di trasformazione è di oltre otto milioni di Euro, di cui cinque finanziati con il Fondo Complementare. I restanti tre milioni di Euro, che erano previsti a carico di AdSP, sono stati recentemente oggetto di un ulteriore finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere su fondi PNRR, grazie alla credibilità che abbiamo conquistato sul campo raggiungendo tutti gli obiettivi nei tempi previsti. Questo ci ha permesso di arrivare ad una copertura di finanziamento integrale dell’intervento. A giugno 2025 le opere saranno completate, poi ci sarà una fase per i test. Ma stiamo già lavorando per l’affidamento del servizio di interesse generale per la fornitura dell'energia elettrica e per la gestione e manutenzione del sistema che permetterà al porto della Spezia di mettere a disposizione il molo Garibaldi elettrificato per le navi da crociera».
«La conclusione della prima cabina di trasformazione - aggiunge Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia - e la nuova tecnologia per la distribuzione dell’energia segnano un passo decisivo verso l’elettrificazione delle banchine per le navi da crociera. Un risultato importante per la città, perché consentirà alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto, alimentandosi esclusivamente con energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale nel territorio. Il turismo crocieristico, con oltre 800mila visitatori l’anno, è centrale per la nostra economia. Il nostro obiettivo è renderlo pienamente sostenibile, combinando benefici per il commercio locale con la tutela dell’ambiente. In questa direzione, lavoriamo con l’Autorità Portuale e altri Enti per accelerare la transizione ecologica del porto. Tra i progetti chiave, c’è anche il nuovo Molo Crociere, i cui lavori avanzano rapidamente. Confermiamo così il nostro impegno per un porto innovativo e sostenibile, a vantaggio della città e delle future generazioni».
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Fiavet indaga il mondo delle agenzie di viaggio e lo fa attraverso la ricerca “Focus sul settore agenzie di viaggi in Italia. Effetti post pandemia e nuove prospettive” realizzata da Roberto Gentile per Fiavet Confcommercio e Ente Bilaterale Nazionale Turismo.
Sono 7100 le agenzie di viaggi attive di cui circa 1500 iscritte a Fiavet Confcommercio. Delle 7.100 imprese attive, 6.810 sono dettaglianti puri e 290 ricettivisti, con un lieve incremento rispetto ai circa 6.500 esercizi registrati nel 2023, quando si verificarono 300 chiusure, in linea con le circa 1000 chiusure dell’anno precedente. Negli ultimi dodici mesi ha chiuso qualche piccolo operatore, mentre alcuni dettaglianti, che avevano sospeso l’attività causa Covid, hanno riaperto i battenti.
Come per altri comparti il fatturato maggiore si registra al Nord Italia, non tanto per quantità di pacchetti venduti, ma per il valore più alto del prodotto. Al Sud si vendono, inoltre, prodotti diversi: viaggi di nozze e crociere sono particolarmente apprezzati.
I numeri delle agenzie di viaggio iscritte ai network ci arrivano dalle stesse aggregazioni: Welcome 2.606, Gattinoni 1.519, Bluvacanze 900, Uvet 400. In totale sono 5.425. Le restanti 1675 agenzie sono indipendenti (circa 1000) o iscritte a network più piccoli.
L'agenzia di domani
Il ritratto dell’agenzia di viaggi di domani è imprescindibile da due aspetti: la sostenibilità e la digitalizzazione con un forte richiamo all’Intelligenza artificiale cui Fiavet Confcommercio sta dedicando impegno sia a livello di formazione che di coinvolgimento istituzionale.
Per la sostenibilità ha presentato la sua proposta di decalogo da condividere le Istituzioni: diversificazione, pianificazione, collaborazione, promozione di pratiche sostenibili, promozione di esperienze autentiche, integrazione con le comunità locali, formazione, valorizzazione dei prodotti territoriali, internazionalizzazione, gestione delle infrastrutture.
Il fulcro di questo decalogo è l’attivazione di prodotti territoriali legati a nuovi tipi di esperienze e stimoli, e Fiavet Confcommercio essendo strutturata in organismi regionali è in grado di avviare questo processo, e ha bisogno di un sostegno non solo a livello promozionale, ma a livello infrastrutturale, soprattutto per quel che attiene ai trasporti in loco.
L’agente di viaggio non può più fare a meno dell’Intelligenza artificiale, e a questa, insieme alla digitalizzazione, Fiavet-Confcommercio sta dando grande rilievo, perché indispensabile per la gestione dei flussi, per la creazione di pacchetti, forse meno per le relazioni con la clientela, fortemente improntate sull’interazione umana che è il più grande e intramontabile valore dell’agente di viaggi.
Tra le novità del 2024 che segneranno il futuro in agenzia di viaggio anche il nuovo contratto di lavoro siglato da Fiavet Confcommercio quale sindacato datoriale. Importantissima la definizione del direttore tecnico atta a difendere l’intero comparto dall’abusivismo, e all’avanguardia la scelta dell’inserimento di nuove figure dalle quali non si può più prescindere come l’influencer, il social media manager.
Punti di forza
La ricerca stila infine una analisi dei punti di forza delle agenzie di viaggio di domani. Prima di tutto la programmazione, la professionalità e la conoscenza del prodotto turistico. L’agente di viaggio, grazie al contatto con il cliente è inoltre in grado di comprendere tendenze, umori e segnali della società e del territorio. La conoscenza diretta delle destinazioni, i rapporti in loco se ieri erano necessari oggi sono imprescindibili, come anche la formazione continua, le competenze specifiche, gli aggiornamenti.
Tra le opportunità si intravedono grandi sviluppi per il turismo con esperienze autentiche legate al prodotto locale e un’innovazione tecnologica continua che consente anche al piccolo di poter pensare in grande.
“L’agente di viaggio del futuro associato a Fiavet Confcommercio può fare la differenza in mutazioni sociali, economiche e legislative in Italia e in Europa – afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet Confcommercio - con questa ricerca abbiamo voluto dimostrare che può appartenere a qualsiasi network, può essere in centro di una città, in periferia, in un piccolo comune, ma resta invariato, ed è di fondamentale importanza da 63 anni, il rapporto umano, l’impostazione alla solidità di una tradizione al servizio del turismo e delle persone, che va ben oltre i fattori esterni, e si inserisce nel domani rinnovandosi continuamente, continuando ad essere presente in modo capillare su tutto il territorio italiano”.
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[post_content] => Il Comune della Spezia ha partecipato alla VII edizione della BITESP - Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale, tenutasi il 25-26 novembre a Venezia. Lo spazio espositivo del Comune, dedicato sia all’amministrazione comunale sia all’ALA (Area Ligure Apuana), è stato coordinato dal consulente esperto in marketing turistico Gianluca Giannecchini. Arricchito da materiale informativo e brochure esplicative dei diversi territori compresi in ALA, lo stand ha attirato l’attenzione di numerosi visitatori, agenzie di viaggio e tour operator internazionali.
L’amministrazione comunale ha inoltre attivato un’agenda di appuntamenti con i buyers interessati ad approfondire e conoscere le proposte turistiche esperienziali, incontrando 30 operatori di varie nazionalità.
«La crescita esponenziale del turismo nella nostra città negli ultimi anni ha reso necessario sviluppare un turismo esperienziale su Area Vasta così da garantire un’offerta integrata e ancora più variegata – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – e la BITESP è stata un’occasione importante per far conoscere ad un pubblico sempre più internazionale il nostro territorio e le sue bellezze uniche al mondo e continuare a portare avanti investimenti ed azioni mirate che, in questi anni, ci hanno consentito di arrivare ai grandi risultati in termini numerici che oggi sono sotto gli occhi di tutti».
«La partecipazione alla BITESP 2024 di Venezia - aggiunge l’assessore al Turismo della Spezia, Maria Grazia Frijia - ha rappresentato un’opportunità straordinaria per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze. Siamo orgogliosi di aver potuto presentare il Progetto ALA ad un pubblico internazionale e di aver instaurato nuove collaborazioni che contribuiranno a valorizzare il turismo esperienziale nella nostra regione».
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[post_content] => Ora è ufficiale: le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia non dovranno più dotarsi, almeno entro il prossimo 31 dicembre, di coperture assicurative contro i danni causati dagli eventi climatici catastrofali. Come ampiamente preannunciato, anche dalla stessa Borghini e Cossa, con l’approvazione del decreto Milleproroghe il governo ha posticipato l’entrata in vigore dell’obbligo al 31 marzo 2025, sempre che entro fine 2024 sia pubblicato il decreto attuativo, a cui spetterà il compito di chiarire i requisiti minimi che dovranno avere le polizze, oltre ad altri aspetti fondamentali, come i criteri di valutazione del rischio e le modalità di riassicurazione da parte delle compagnie.
“Nel settore assicurativo, l’informazione e la consapevolezza sono elementi fondamentali per prendere decisioni ponderate - spiega Matteo Maria Rossi, socio di Borghini e Cossa -. In assenza del decreto attuativo, non esistono ancora soluzioni assicurative in grado di adempiere correttamente all’obbligo. Invitiamo le imprese a considerare con cautela eventuali proposte commerciali sul mercato: in questa fase, l’unica soluzione razionale è quella di aspettare, affidandosi a professionisti che possano davvero tutelare i propri interessi nel lungo termine”.
Al contrario, nei mesi scorsi sul tema si è innescato un vero e proprio hype dal punto di vista mediatico: il dibattito sugli effetti del cambiamento climatico si è unito a quello sulla resilienza delle compagnie, chiamate a fronteggiare un aumento consistente di richieste danni e risarcimenti, spingendo molti imprenditori a correre ai ripari in tempi brevi. “Il caso dell’obbligo di adozione delle polizze catastrofali – prosegue Rossi – è emblematico di come una percezione distorta possa generare una falsa emergenza. Lo stesso vale per le imprese che sono già in possesso di coperture contro eventi catastrofali: non è necessario sostituirle o modificarle subito. L’adeguamento alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale dei contratti. Aggiungo che le coperture terremoto e alluvione, di cui molte aziende sono già dotate, sono spesso assolutamente opportune in tema di gestione del rischio. Si tratta solo di capire se e come dovranno eventualmente essere integrate”.
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Riceviamo da Claudio Dall'Accio, presidente di Assidema (Associazione Italiana Destination Management), le seguenti interessanti considerazioni e le pubblichiamo volentieri
Il Destination Management è un ambito complesso che richiede equilibrio tra esigenze dei viaggiatori, risorse del territorio e dinamiche del mercato. Quest'ultimo, spesso ignorato o sottovalutato, è invece cruciale per decretare il successo o il fallimento di ogni progetto. Trascurare le dinamiche di mercato porta a investimenti inefficaci, spreco di risorse e danni all'immagine delle destinazioni.
Esistono numerosi esempi di iniziative fallimentari. Alcuni grandi centri congressi, costruiti in aree periferiche, non hanno mai raggiunto il pieno utilizzo per la scarsa accessibilità e una domanda sovrastimata. In altre occasioni, parchi avventura o tematici sono stati creati senza considerare il target effettivo, risultando troppo limitati per il pubblico locale o poco attraenti per i visitatori internazionali.
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Per evitare errori, è fondamentale partire da un’analisi approfondita della domanda. Progetti di successo nascono dalla capacità di intrecciare le esigenze del mercato con una pianificazione strategica e sostenibile. Modelli virtuosi dimostrano che valorizzare punti di forza autentici, supportati da servizi di qualità e promozioni mirate, può trasformare una destinazione in una meta ambita e sostenibile. Solo così il Destination Management può generare valore duraturo per il territorio.
Claudio Dell’Accio
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[post_content] => Un 2024 che centra un fatturato recorda di oltre 2,9 miliardi di euro per Air Europa Holdings e le sue filiali, che si traduce in una crescita del 6,3% rispetto al 2023. Trend positivo che si allungherà anche al 2025 grazie all'aumento dell’offerta.
Intanto, segnala una nota della compagnia spagnola, le performance 2024 sono particolarmente buone sulle connessioni tra Europa e America. Inoltre, l’aumento di capitale di 81 milioni di euro aggiunge ulteriore solidità all’azienda.
I 65 milioni sottoscritti dalla capogruppo Globalia, necessari per garantire un risultato positivo a fine anno, saranno integrati da ulteriori 16 milioni sottoscritti dal gruppo Iag, che manterrà così il 20% del capitale. Questa decisione testimonia la fiducia nella gestione attuale e nell’ambiziosa vision della compagnia.
Air Europa chiuderà il 2024 con oltre 12 milioni di passeggeri trasportati, con una crescita del 4,4% rispetto al 2023. Particolarmente positivo è stato il rendimento delle rotte a lungo raggio, dove il numero di viaggiatori supererà i 3,2 milioni.
“Nonostante il 2023 sia stato un anno record per Air Europa, i dati registrati indicano che questo sarà ancora meglio - commenta il ceo del vettore, Jesús Nuño de la Rosa -. Abbiamo continuato a migliorare i nostri risultati operativi, sia in termini di passeggeri trasportati che in tassi di occupazione, rispondendo a un mercato in costante crescita. Continuiamo ad affermare il nostro ruolo di attore chiave per la mobilità nazionale e nelle connessioni tra Europa e America”.
Gli impegni per il 2025
Proseguirà il prossimo anno il rinnovo della flotta, con l’arrivo di tre nuovi Boeing 787 Dreamliner e del primo Boeing 737 Max, destinato alle rotte di corto e medio raggio.
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Confermato una volta di più l'impegno verso la decarbonizzazione, in linea con l’entrata in vigore, nell’Unione europea, dell’obbligo di utilizzare almeno il 2% di carburante sostenibile Saf per ogni volo.
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[post_content] => Un 2024 in accelerata per il Marocco che centra un risultato significativo avendo accolto 15,9 milioni di visitatori alla fine del novembre scorso, pari ad una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Indicatori che lasciano spazio al raggiungimento di un nuovo traguardo l'anno prossimo: quello dei 17,5 milioni di visitatori.
Cifre che rappresentano “un risultato storico” ha commentato Fatim-Zahra Ammor, ministro del Turismo del Marocco: "Questo risultato non è solo un numero, ma una testimonianza del successo della nostra tabella di marcia e conferma che siamo sulla buona strada per entrare a far parte delle prime 15 destinazioni turistiche del mondo entro il 2030”.
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