16 ottobre 2020 11:58
Sono numeri impietosi quelli che il presidente Bernabò Bocca ha snocciolato dal palco della settantesima assemblea di Federalberghi svoltasi quest’anno all’interno della fiera di Rimini: “Da gennaio a settembre, il nostro settore ha rilevato un calo dei pernottamenti totali (sia italiane sia estere) di circa il 60%. Abbiamo calcolato che solo nel 2020 perderemo 245 milioni di presenze. Inutile sottolineare il contraccolpo in termini di fatturato, considerando che il turismo straniero, a causa della pandemia, si è quasi azzerato e che sono venuti a mancare sul nostro territorio proprio quei visitatori dall’estero definiti big spender, ovvero con grossa capacità di spesa, come americani, russi e cinesi. Tutto questo si è rivelato ancora più gravoso per quegli albergatori che, oltre a trovarsi privi di liquidità per la desolante mancanza di turisti, devono anche sostenere l’onere di un affitto“.
“La priorità per tutti – ha aggiunto Bocca – oggi è vincere il Covid 19. Ma se vogliamo concederci il lusso di guardare oltre, è necessario anche evitare che il virus mieta altre vittime proprio tra quelle imprese turistiche e del termale che fanno il bene del Paese e che da diversi mesi sono in grandissima sofferenza. Il turismo è un animale ferito, sanguinante. Se si curerà e si tutelerà il comparto, per quanto lentamente, si potrà aprire la via della ripresa. E’ chiaro che non possiamo fare tutto da soli. Se andremo Ko noi, che siamo la spina dorsale dell’economia italiana, automaticamente verrà giù l’intera struttura produttiva del Paese”.
“Nel corso delle diverse fasi della diffusione del virus, fasi così difficili e persino drammatiche per la maggioranza dei nostri – ha detto ancora il presidente – il sistema Federalberghi ha lottato per ottenere l’attenzione e le risorse necessarie a mantenere operativo il settore. E devo dire che le nostre reiterate richieste hanno portato a un risultato importante: l’esenzione dall’Imu per l’anno 2020. Un passo sostanziale per una rimodulazione della tassazione sulle nostre attività, tanto eccessiva quanto discriminatoria, poiché pagata solo dalle strutture regolari e non dagli abusivi che proliferano nelle nostre città”.
Parole, quelle di Bocca, almeno parzialmente accolte dalla sottosegretaria al Turismo, Lorenza Bonaccorsi che, presente all’assemblea dell’associazione degli albergatori, ha fatto una promessa importante: “Siamo stati vicini al settore e continueremo a esserlo nei prossimi mesi, anche con i fondi che verranno dal Next Generation Eu”.
Solidale con il comparto si è poi dimostrato pure Stefano Bonaccini, presidente di una regione, l’Emilia Romagna, nella quale il turismo è linfa vitale per molti dei suoi territori: “Noi non possiamo permetterci un nuovo lockdown. Questo ci farebbe passare immediatamente da pandemia sanitaria a pandemia economica e sociale. Se vogliamo evitarlo però, dobbiamo arginare il contagio che sta diffondendosi, seguendo le restrizioni mirate e selettive che ci sono state imposte”.
“Continuo a dirlo: non possiamo fare tutto da soli – ha quindi ribadito Bocca –. Riconosciamo che alcuni passi sono stati fatti e che il governo ha dato ascolto in parte alle nostre urgenze. Con il decreto Agosto è stato rifinanziato il credito di imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, comprese le strutture termali che rivestono un ruolo di primaria importanza. Certo, per rendere ancora più efficace questo sostegno, a governo e parlamento chiediamo di estendere alle imprese alberghiere l’applicazione dell’ecobonus e del sisma bonus al 110%. Inoltre, sempre in ambito istituzionale, abbiamo proposto a Cassa depositi e prestiti di supportare l’emissione di bond di lungo periodo per finanziare programmi di investimenti. Di passi, insomma, dobbiamo farne molti ancora. Ci aspettiamo allora che l’operazione di rilancio delegata al Recovery plan sia concreta nei fatti. Oltre che in termini di accessibilità, sostenibilità e digitalizzazione, anche in termini di progettualità. Un tema caro al nostro mondo, ma drammaticamente frenato dal carico fiscale imposto alle imprese ricettive che per noi, ancor più nell’emergenza Covid, è divenuto insostenibile”.
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[post_content] => Record assoluto di presenze turistiche alla Spezia nel 2024. I dati relativi all’imposta di soggiorno riscossa da gennaio a dicembre confermano un incremento del 16% rispetto all’anno precedente, con oltre 1.200.000 presenze invece delle oltre 965.000 del 2023.
«I dati sull’affluenza dei turisti del nostro territorio - commenta il sindaco Pierluigi Peracchini - ricavati dagli incassi delle imposte di soggiorno del Comune della Spezia, forniscono un quadro dettagliato dell’eccezionale crescita del turismo nella nostra città. Questi includono le strutture alberghiere e quelle extralberghiere, come appartamenti ammobiliati ad uso turistico, affittacamere e bed and breakfast. Non vanno dimenticati, inoltre, coloro che sono esenti dal pagamento, come i minori di 14 anni e chi soggiorna per più di 5 notti, che renderebbero il dato complessivo ancora più significativo. Il dato di oltre 1.200.000 notti trascorse alla Spezia, con un aumento del +16% rispetto al 2023, conferma che La Spezia è sempre più una meta apprezzata dai visitatori di tutto il mondo, soprattutto se si considera che, prima del nostro insediamento nel 2017, il numero di turisti registrati in un intero anno era inferiore a quello che oggi accogliamo in un solo mese. In particolare, i mesi di gennaio e dicembre hanno registrato incrementi straordinari, pari a circa il +50%, evidenziando un passo avanti significativo anche nella destagionalizzazione del turismo, ovvero uno degli obiettivi chiave di questa Amministrazione. Questo straordinario risultato è il frutto di una strategia di lungo periodo che ha visto il potenziamento dell’offerta culturale, la valorizzazione di siti storici, eventi di rilievo e un turismo esperienziale integrato con l’Area Vasta. La partecipazione alle principali fiere del settore di livello nazionale, come la BIT di Milano, il TTG di Rimini e molte altre. Inoltre l’attenzione alla sostenibilità e alle infrastrutture innovative hanno confermato ancora una volta La Spezia come leader mondiale della nautica e punto di riferimento per l’Economia del Mare».
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[post_content] => Il nuovo anno di promozione turistica della Regione Liguria sui mercati esteri è partito dal Nord Europa, con la partecipazione a due delle principali fiere europee del turismo: Vakantiebeurs 2025 nei Paesi Bassi (8-12 gennaio) e, per la prima volta, TravelXpo 2025 in Norvegia (10-12 gennaio).
Entrambe le manifestazioni rappresentano tappe strategiche, fondamentali per valorizzare l'offerta turistica regionale, con un focus su sostenibilità, autenticità e turismo esperienziale.
Al Vakantiebeurs di Utrecht, la Liguria si è concentrata a rafforzare il legame con un mercato che si distingue per una forte fidelizzazione verso la regione e ampie potenzialità di crescita. Secondo i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale, i turisti olandesi rappresentano un segmento strategico, che può essere ulteriormente valorizzato attraverso iniziative mirate.
TravelXpo ha segnato il debutto della Liguria in Norvegia in occasione di uno degli appuntamenti del turismo più importanti e strategici del Nord Europa. Una fiera B2C, aperta quindi al pubblico generalista di appassionati e curiosi, nella quale si è deciso di puntare soprattutto sulle proposte legate all’outdoor, per una regione che si può vivere all’aria aperta 365 giorni all’anno. Il mercato norvegese, con una crescita del +5% negli arrivi e del +8% nei pernottamenti, si conferma un bacino molto promettente per il turismo ligure.
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«Il 2025 è iniziato con la presenza di Regione Liguria alle importanti fiere turistiche di Utrecht e Lillestrøm - commenta l'assessore regionale al Turismo Luca Lombardi - manifestazioni di rilievo internazionale che hanno fatto registrare un numero elevatissimo di visitatori e non solo di addetti ai lavori. Proseguiamo quindi l'attività di promozione all'estero della Liguria sull'onda dei dati relativi agli stranieri nella nostra regione - da gennaio anovembre 2024 abbiamo registrato 7.252.571 presenze di turisti stranieri con un incremento dell'1,96% rispetto allo stesso periodo del 2023, e in particolare dei turisti provenienti proprio dai Paesi Bassi e dalla Norvegia che risultano in deciso aumento».
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[post_content] => L'Enit partecipa alla fiera internazionale Vakantiebeurs, in programma a Utrecht (nei Paesi Bassi, che rappresentano tra l’altro il sesto mercato di provenienza di flussi turistici per l’Italia con 10.7 milioni di presenze) fino al 12 gennaio 2025, per presentare il turismo outdoor italiano come eccellenza nel panorama globale. Lo stand Italia, allestito su una superficie di 200 mq, ospiterà una significativa rappresentanza delle eccellenze italiane: le regioni Liguria, Marche, Piemonte, Trentino, insieme al Consorzio URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno) e a Visit Brescia.
“La partecipazione alla Vakantiebeurs – dichiara Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit – rappresenta un’occasione importante per rafforzare la visibilità internazionale dell’Italia e promuovere un modello di turismo che integra sostenibilità, benessere e scoperta del territorio. Il turismo outdoor è oggi un elemento chiave per uno sviluppo equilibrato e diffuso, capace di rispondere alla crescente domanda di vacanze all’aria aperta, che non solo arricchisce l’offerta italiana, ma contribuisce anche alla valorizzazione delle economie locali.
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Tra i più dinamici e strategici dell’industria turistica nazionale, il settore outdoor italiano conta oggi oltre 2.600 strutture tra campeggi e villaggi turistici, una capacità ricettiva superiore a 1,3 milioni di posti letto e un fatturato annuo di circa 5 miliardi di euro, ed è affiancato da un indotto di oltre 3 miliardi (fonte: Istat e Faita Federcamping 2024). Questo comparto ha accolto nel 2024 ben 11,4 milioni di arrivi e 68,2 milioni di presenze, dimostrando la sua capacità di attrarre un turismo sempre più orientato a esperienze sostenibili e innovative.
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L’incontro ha avuto la finalità di illustrare alle imprese del settore i provvedimenti in via di attuazione e le misure da avviare nell’ottica del consolidamento dei risultati record raggiunti dal turismo italiano nel 2023-2024.
Dal tavolo tecnico, è emersa la grande soddisfazione per i contratti di sviluppo che, in seguito all’ultima legge di bilancio, sono stati messi per la prima volta in capo al ministero del turismo. “Una leva importante – li ha definiti il ministro Santanchè – che darà un significativo contributo, se la sapremo sfruttare bene insieme”.
Inoltre, è stata evidenziata la rilevanza strategica del rifinanziamento sulla detassazione delle mance.
Affitti brevi
Il ministro ha anche ricordato il grande lavoro svolto in tema di affitti brevi, per il quale le associazioni hanno espresso pieno apprezzamento, grazie in primis all’istituzione della BDSR e del CIN (di cui ad oggi ne sono stati emessi l’80%, con oltre 2000 richieste di registrazione al giorno), ribadendo l’intenzione di continuare a cooperare sinergicamente come fatto fino a oggi. Ricordati, oltre a ciò, i significativi interventi per la montagna, con l’impegno di tutti i fondi e il grande supporto al comparto, accolto molto positivamente dalle associazioni di categoria.
“Ho ritenuto necessario iniziare l’anno incontrando le maggiori sigle del comparto, rappresentanti delle realtà imprenditoriali che sono il motore dell’industria turistica, che, stando alle previsioni del Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2024 ha accolto oltre 458,5 milioni di presenze, con un aumento di circa il +2,5% sul 2023 – commenta il ministro Santanchè –. Gli operatori del settore sono protagonisti attivi della nuova visione strategica che abbiamo adottato insieme alle Regioni e agli Enti locali, e sono certa che questa proficua collaborazione proseguirà in futuro e, con essa, il successo del turismo”.
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[post_content] => Sarà ancora una volta l'agenzia Jn Global Project a curare l'organizzazione di Fitur Lgbt+ 2025, in programma a Madrid dal 22 al 26 gennaio. L'evento intende far incontrare le destinazioni spagnole e internazionali che hanno deciso di inserire la diversità tra i propri pilastri strategici, riaffermando il proprio impegno nelle pratiche inclusive come veicolo per aumentare la propria competitività.
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[post_content] => Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc, costruito tra il 2014 e il 2015, acquistato nel 2023 e poi rinnovato negli interni dalla famiglia Rocchi, è oggi parte della R Collection Hotels ed è pronto a diventare una Destinazione con la D maiuscola. «È il sogno di ogni albergatore fare dell’albergo un luogo dove trascorrere l’intera giornata» afferma infatti Claudio Coriasco, general manager del Montana Lodge&Spa a La Thuile e dello stesso Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc.
Costituito da tre edifici collegati, quest'ultimo è dotato di 72 tra camere e suite e offre ai propri ospiti un’ampia spa, una palestra attrezzata, servizio f&b e spettacoli e musica dal vivo il venerdì, il sabato e la domenica. «Siamo a Courmayeur, con un hotel 5 stelle. Cosa si può aggiungere ancora? La nostra attenzione va alla cura del dettaglio e poi al personale: perché un’accoglienza fatta ad arte, con il sorriso, è un elemento vincente. Crediamo nell’eccellenza e nell’italianità di questa destinazione di respiro internazionale. Il Grand Hotel si candida a diventare una delle strutture ricettive dell’area più importanti, raffinate e belle da vivere per il cliente. Siamo a 7 minuti dal centro e questo garantisce notti tranquille anche nei periodi più affollati. Abbiamo aperto a dicembre e le prenotazioni segnano una crescita rispetto al dato consolidato lo scorso anno. Inoltre siamo entrati nel network dei Preferred Hotels & Resorts».
Le camere del Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc, rivolte alle montagne e arricchite da elementi di design innovativo vanno dai 27 ai 35 mq, mentre le suite raggiungono i 42 mq della Junior e i 50 della Prestige e della Signature, composte da ambienti separati, area living e balcone, per arrivare sino alla Two Bedroom Suite Vallè (con due camere da letto di 42+32mq e un ampio soggiorno) e alla Grand Suite Mont Blanc di 85mq per sei persone, con due camere da letto con bagno e un’ampia area living privata. Per migliorare l’offerta è poi previsto un raddoppio degli attuali 500 mq del centro benessere Erre Spa, già dotato di solarium e di moderni trattamenti estetici, con l'aggiunta di una jacuzzi e di una piscina outdoor. La struttura offre inoltre una serie di spazi meeting con luce naturale, in grado di accogliere fino a 150 persone. La struttura include anche diversi spazi alternativi e polifunzionali utilizzabili per dar vita a board direttivi o a presentazione di prodotti.
L’offerta ristorativa, curata dall’executive chef Graziano Duca è caratterizzata da una cucina raffinata e una calda ospitalità: «Sono le richieste dei clienti a indicarci la strada - spiega Duca -. Dopo aver lavorato per dieci anni al Grand Hotel Bristol Portofino Coast di Rapallo la famiglia Rocchi mi ha voluto a Courmayeur. È un’incantevole destinazione alpina, dove molti fanno una cucina legata ai prodotti tipici della Val d’Aosta. Per questo al ristorante La Fourchette abbiamo scelto una proposta ristorativa a base di carne e pesce marino, a cui si abbina una selezione di vini pregiati conservati nella ricca cantina dell’hotel».
Mentre si gustano i piatti, dalle ampie vetrate del ristorante si possono ammirare la maestosa catena del Monte Bianco e il suggestivo ghiacciaio della Brenva. A partire dal Grand Hotel Courmayeur gli ospiti amanti dello sport potranno quindi vivere attività coinvolgenti sia nei mesi freddi sia in quelli caldi. L’area è infatti un paradiso degli sport invernali: dallo sci alpino allo snowboard, dallo sci nordico al fondo. I più esperti potranno raggiungere piste esclusive in una giornata di Eliski o sperimentare un volo in mongolfiera. In estate, invece, si percorrono 300 chilometri di sentieri tracciati, scoprendo oltre 100 itinerari adatti a tutti. Si possono vivere anche altri sport: dalle escursioni a piedi alla mountain bike e poi arrampicata, alpinismo, rafting, canyoning, parchi avventura, equitazione, golf. Gli amanti della cultura e della storia hanno poi la possibilità di percorrere le strade della valle, visitando interessanti musei come quello Transfrontaliero del monte Bianco. Non solo: grazie a un percorso di salita con Skyway Monte Bianco, potranno contemplare il panorama dei ghiacciai.
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[post_content] => Bilancio più che positivo per Villa d’Este sul Lago di Como. Dopo aver acceso per il terzo anno consecutivo il Natale del lago, la struttura chiude per la pausa invernale a conclusione di un 2024 ricco di soddisfazioni per il gruppo e ancora in crescita rispetto all’anno precedente confermando il trend positivo che si è visto anche sulla destinazione negli ultimi anni.
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Nel corso del 2024 il Gruppo ha realizzato importanti operazioni: nel febbraio ha acquistato l'Harry’s Bar di Cernobbio, nell’aprile l’Hotel Miralago e in novembre la maggioranza del Circolo Golf Villa d’Este.
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La musica ha scandito le stagioni, basti pensare al concerto estivo di Mario Biondi con la sua voce soul e jazz, ma anche alla magia autunnale della rassegna Friday Jazz, in collaborazione con Blue Note Milano.
Il 28 novembre, l’accensione delle luci ha inaugurato la stagione natalizia con gli allestimenti
fiabeschi e gli spazi ristorativi affacciati sul lago che hanno attirato visitatori locali e stranieri. Villa Malakoff ha ospitato il Pop-Up Biologique Recherche Beauty Maison, dove trattamenti esclusivi hanno elevato l’idea di benessere a un’esperienza di lusso.
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[post_content] => Human Company chiude il 2024 superando quota 160 milioni di euro di fatturato, per una crescita dell'11% sull'anno precedente e oltre 4 milioni di presenze. Il dato è contenuto nel primo bilancio di sostenibilità redato in forma volontaria dalla compagnia: un primo step di un percorso strutturato volto a monitorare e migliorare le performance ambientali, sociali e di governance. Alla base di questo piano, elaborato con il coinvolgimento attivo di tutte le aree aziendali, vi è la valorizzazione di tre pilastri fondamentali: la natura, le comunità locali e le persone. Su questi pilastri si fondano le principali aree di impegno del gruppo (allineate agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite) e gli obiettivi che verranno implementati nel corso del quinquennio.
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[post_content] => La Thailandia ha accolto più di 35 milioni di visitatori internazionali nel 2024, pari ad una crescita di circa il 26% sull'anno precedente (28,15 milioni dell'anno precedente, econdo i dati forniti dal Ministero del Turismo e dello Sport locale.
Dopo il crollo a causa della pandemia, la Cina è tornata a essere il principale mercato internazionale per numero di visitatori in Thailandia, con 6,73 milioni di turisti (+91%), davanti a Malesia, India, Corea del Sud e Russia.
39 milioni di turisti previsti entro il 2025
Secondo il Ministro del Turismo e dello Sport, Sorawong Thienthong, l'anno scorso la spesa turistica si è attestata a circa 45 miliardi di euro, risultato che è stato in linea, e persino leggermente migliore, rispetto alle aspettative delle autorità. Tuttavia, la Thailandia è ancora indietro rispetto al 2019, anno in cui il Paese ha stabilito il suo record di presenze turistiche con 39 milioni di visitatori.
Oggi il recupero rispetto ai livelli pre-pandemia è stimato entro il 2025.
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