21 December 2024

Perché hanno riaperto le discoteche? I danni arrivano anche al turismo

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L’ipertrofia necessaria dei controlli sta diventando normalità. Non ce ne stupiamo, anzi ci sembra che in questo modo si possa riuscire a contenere la diffusione del covid. A tutto questo, che ripeto è procedimento sano, si affianca un’altra decisione del tutto insana: l’apertura delle discoteche. Chiedo ufficialmente a chi di dovere i motivi ufficiali per cui per fare una crociera bisogna rispettare un protocollo certosino, per entrare negli stadi non ne parliamo, visto che ne discutono da mesi, i teatri ancora chiusi, come i i cinema, mentre in discoteca tutte queste precauzioni non sono state prese in considerazione.

Perché? La lobby del divertimento in disco è più forte di quella delle crociere? Per quale motivo sono state riaperte irresponsabilmente le discoteche? Chi ha firmato il decreto? E se per caso c’era un protocollo da rispettare perché non è stato rispettato. Si avvierà un’indagine su queste irresponsabili mancanze? L’apertura delle discoteche che ha avuto come risultato la moltiplicazione dei casi di  covid, sta mettendo a serio rischio la ripresa del turismo, un settore già in ginocchio. Bisogna andare fino in fondo a questa faccenda. Chi ha sbagliato, questa volta deve pagare.

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Hilton era interessato ad avere una struttura adatta al suo marchio Garden Inn e a intercettare i flussi commerciali nell’area. Allora abbiamo acquistato l’immobile e lo abbiamo ristrutturato facendolo diventare un Garden Inn. È stata una scelta di posizionamento commerciale e anche di rafforzamento della nostra presenza su Malpensa. Oggi abbiamo più di 400 camere su questo territorio, con ottime relazioni con la realtà locale, che per il 70% vive grazie al flusso turistico dell’aeroporto di Malpensa».\r\n\r\nDella Frera lavora con Hilton da 18 anni: «Abbiamo scelto fin dal 2006 di collaborare con i loro brand: oggi siamo uno dei principali master franchising di Hilton in Italia. Abbiamo imparato tanto dal gruppo americano - continua il presidente -. Con 8.200 alberghi nel mondo, offre infatti una grandissima competenza per quel che riguarda l'organizzazione, la commercializzazione, il marketing e l'information technology, oltre a fornire un utile sistema di omogeneizzazione dei processi. Noi forse aggiungiamo un tocco di italianità all’interior design e alle ricette culinarie. Abbiamo però anche un Novotel e un ibis. E ci troviamo benissimo pure con Accor, insieme a cui lavoreremo ancora in futuro».\r\n\r\nSono sentiti i complimenti di Della Frera a Sea e al suo entourage, che in cinque anni ha restituito il ruolo di importante hub europeo allo scalo, rivitalizzando il sistema turistico della zona. Mentre si consolida a Somma Lombardo il Gruppo Della Frera segue altre destinazioni: «Presto apriremo un grande Hilton resort a Torino. Quest’anno abbiamo inoltre acquisito un Hilton Garden Inn a Venezia Mestre. Grazie ai nostri due hotel a Brescia (Hilton Doublee Tree e Novotel) vorremo essere presenti su tutto il percorso dell'autostrada Serenissima. In Italia il turismo può infatti essere sviluppato in molte città oltre ai capoluoghi - conclude Della Frera - Oggi il settore costituisce il 13% del pil e dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone. Dobbiamo investire sempre di più per migliorare la nostra offerta turistica, tenendo anche conto dell’importante boom della convegnistica e nella consapevolezza che oggi tutte le grandi catene alberghiere stanno guardando all’Italia perché il nostro paese sta dando ottimi risultati nell’incoming».","post_title":"Gruppo Della Frera: una white label company in continua crescita","post_date":"2024-12-17T10:51:42+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1734432702000]}]}}

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