27 July 2024

Costa: crociere in Italia per la ripartenza. «Ma deve cambiare la norma»

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Costa Crociere punta, per l’estate, sulle crociere di cabotaggio. Cioè a quegli itinerari tutti italiani, da fare da un porto all’altro. Però questa operazione può essere fatta solo in determinate condizioni, e soprattutto in deroga al Registro internazionale italiano. Perché, per legge, per effettuare crociere di cabotaggio, qualsiasi compagnia battente bandiera italiana dovrebbe iscriversi a un altro registro, ma, nel contempo, ha l’obbligo rinunciare al Registro internazionale italiano, perdendo in questo modo gli sgravi fiscali, che sono ritenuti giustamente indispensabili in questo momento di emergenza economica. 

A questo punto l’amministratore delegato di Costa, Neil Palomba ha preso carta e penna e ha chiesto al governo e al Parlamento di cambiare la norma. «Per poter riprendere le attività con il nuovo prodotto che abbiamo studiato, è indispensabile per noi poter avere la possibilità di effettuare, in via temporanea, la navigazione crocieristica tra soli porti italiani, il “cd cabotaggio”, e su questo chiediamo un intervento affinché sia accolto l’emendamento predisposto da Confitarma a costo zero per lo Stato», scrive Palomba.

Confitarma dal canto suo aveva già presentata una richiesta di modifica, che disponeva la deroga al Registra internazionale italiano, in modo da non perdere gli sgravi fiscali e poter riprendere le attività. La modifica sarebbe oltretutto a costo zero per lo Stato.

Costa prevede, inoltre, tre fasi per la ripartenza da qui al 2021. Una prima, che «auspichiamo possa cominciare con l’estate», prevede un «turismo di prossimità», in sostanza crociere per passeggeri italiani con sbarco in porti italiani. La fase successiva prevede l’approdo in porti stranieri ma sempre nel Mediterraneo, infine il ritorno a una relativa normalità.

 

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