26 ottobre 2016 11:23
Salto di qualità in casa StayDo che è pronto per replicare il modello in altre località italiane. La start up piemontese, nata con l’idea di offrire attività ed eventi da svolgere durante la propria vacanza, dopo l’importante esame delle fiere di settore autunnali, ha avviato diversi dialoghi con realtà territoriali e, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2017, “esporterà” la propria idea anche al di fuori del circuito piemontese dove è nato.
«Il modello di StayDo prevede una triangolazione tra turista, albergatore ed esperto, che fino ad oggi non c’era – premette Paolo Pastorino, fondatore e ad dell’azienda -. Sono gli stessi turisti che scelgono cosa fare e scelgono di farlo nella struttura stessa o nelle immediate vicinanze. A seguito delle fiere, abbiamo riscontrato piacevolmente che il cluster è replicabile in territori con caratteristiche simili alla nostra zona, come il trevigiano, che funge da ponte per Venezia ma ha un territorio tutto da scoprire, o il Friuli Venezia Giulia o ancora l’entroterra marchigiano».
Obiettivo è comunque quello di crescere in maniera armonica, evitando dispersione ed evoluzioni a macchia di leopardo. «I corsi che offriamo, attualmente un’ottantina, saranno sempre più legati alle realtà del territorio. Penso soprattutto agli artigiani locali che rispondono a una richiesta specifica del mercato, soprattutto estero. I visitatori stranieri che scelgono l’Italia, per la terza o quarta volta, vogliono diversificare l’esperienza e vivere qualcosa di veramente locale. A breve, ad esempio, inseriremo dei corsi per chi vuole non solo imparare un po’ la lingua italiana, ma vogliono capire il nostro gesticolare. Sono cose che attirano gli stranieri che già conoscono il nostro Paese».
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[post_content] => Il 44% delle specie di coralli costruttori di barriere è a rischio di estinzione. La Msc Foundation ha sostenuto l’aggiornamento della lista Rossa delle specie minacciate condotta dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che a oggi rappresenta il più completo inventario sul rischio di estinzione delle specie a livello globale. I risultati della ricerca sono stati annunciati alla conferenza Cop29 delle Nazioni Unite sul clima in corso a Baku, in Azerbaigian. e hanno evidenziato un netto peggioramento della situazione, visto che nel 2008, quando i coralli furono valutati per l'ultima volta dalla lista Rossa, un terzo risultava minacciato, mentre ora la percentuale sfiora quasi la metà.
Intervenendo insieme alla conferenza sul Global corals update, Daniela Picco, direttore esecutivo della Msc Foundation, ha illustrato il sostegno della fondazione alla ricerca sulle specie e gli ecosistemi di corallo e alle sue iniziative di sovvenzione e conservazione: "La Valutazione globale dei coralli sollecita un'azione collettiva urgente per fermare il declino delle barriere coralline in tutto il mondo. La nostra fondazione è orgogliosa di collaborare con il team della lista Rossa dei coralli dell'Iucn, che ha svolto un lavoro eccezionale nella raccolta dei dati per valutare e riportare lo stato dei coralli costruttori di barriere del mondo. La lista Rossa ci guida nel prendere decisioni filantropiche basate sulla scienza, per sforzi di conservazione duraturi e significativi che contribuiscono a preservare il nostro pianeta".
La nuova valutazione della lista Rossa permette in particolare di valorizzare il lavoro svolto dalla Msc Foundation sull'isola di Ocean Cay, nelle Bahamas, dove sono coltivate specie di corallo Elkhorn in pericolo critico nel suo vivaio in mare aperto,.
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[post_content] => Il general manager dell'hotel Principe di Savoia di Milano, Ezio Indiani, è stato riconfermato per la sesta volta consecutiva nel ruolo di delegato nazionale del chapter italiano della European Hotel Managers Association (Ehma). Il mandato avrà come sempre durata triennale.
Nel corso della sua carriera Indiani ha maturato in ambito internazionale una grande esperienza nel campo dell’hôtellerie di lusso, lavorando per alcuni tra i più prestigiosi alberghi del mondo. Nel 2002 gli è stato in particolare attribuito il premio Hermes come migliore direttore d’albergo del mondo e nel 2009 ha ricevuto il premio Excellent nella categoria Manager alberghiero internazionale. Gli è stata inoltre conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di cavaliere e ha ricevuto la decorazione della stella al merito del lavoro. Nel giugno 2013 ha ricevuto il premio Guido Carli, per aver affinato con innovazione, curiosità e pazienza la gestione dei migliori alberghi stellati in Italia e all’estero. Il sindaco e la città di Milano gli hanno consegnato nel 2013 l’Ambrogino d’Oro, massimo riconoscimento civico. Nel giugno 2022 è stato insignito ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, benemerenza acquisita verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell'impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali e filantropici.
Alla guida del Principe di Savoia dal luglio 2005, Indiani ha iniziato la propria carriera in Germania e a Londra. Tornato in Italia con il gruppo Hilton, ha lavorato nel settore della ristorazione al Milan International Hilton e al Cavalieri Hilton di Roma. Dopo nuove esperienze maturate all’estero al Casa de Campo nella Repubblica Dominicana e all’Hyde Park Hotel di Londra, ha assunto la direzione generale dell’hotel Eden di Roma del gruppo Forte, per conto del quale ha diretto anche il Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi e per parecchi anni l’hotel des Bergues di Ginevra. Dopo un periodo al Villa d’Este a Cernobbio, la nomina a general manager del prestigioso Principe di Savoia.
Sotto la guida di Indiani iniziata nel 2010, l’Italian-chapter ha visto una grande crescita associativa, nonché un’intensa attività che ha sviluppato e portato avanti importanti iniziative come la certificazione a livello europeo dei direttori d’albergo e il progetto di formazione Mentor me rivolto a giovani che lavorano nel settore e che dimostrano grande potenziale di crescita. Presidente europeo Ehma dal 2019 al 2022, Indiani ha svolto un ruolo fondamentale a capo dell’associazione durante la pandemia, uno dei periodi più critici e incerti di sempre nel mondo dell’ospitalità, riuscendo a tenere saldo il legame associativo, portando avanti attività, progetti e collaborazioni nonostante le grandi difficoltà contingenti.
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[post_content] => Trenitalia ha rinnovato la partnership con le Ferrovie Federali Svizzere, che prevede dal 2026 nuovi collegamenti Eurocity fra l'Italia e il paese elevetico.
Oggi a Milano Centrale le due società hanno sottoscritto il rinnovo del Cooperation Agreement prolungando così la loro collaborazione pluriennale che, dal 2009 ad oggi, ha movimentato 30 milioni di passeggeri.
In base alla nuova intesa Trenitalia e le Ffs propongono - oltre ai 40 treni che quotidianamente viaggiano tra Italia e Svizzera – ulteriori collegamenti. Le due aziende stanno lavorando con l’obiettivo di introdurre, a partire dal 2026, una tratta aggiuntiva tra Zurigo, Milano e Venezia e nuovi treni diretti da Zurigo verso Firenze e Livorno e viceversa.
Per sostenere questo aumento dell’offerta, le Ffs hanno ordinato a febbraio 2024 quattro nuovi elettrotreni Giruno, che si andranno ad aggiungere ai 29 già oggi in circolazione e altri sette ordinati nel 2022.
“L’accordo di cooperazione firmato oggi rappresenta il prolungamento di una partnership già virtuosa” – afferma Luigi Corradi, ad e direttore generale di Trenitalia -. Ci aspettiamo, nei prossimi anni, una domanda crescente per i collegamenti transfrontalieri, dall’Italia alla Svizzera e viceversa, e siamo pronti ad accogliere i viaggiatori su treni più nuovi, ancora più confortevoli e più sostenibili”.
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[post_content] => Un to in crescita, che punta a svilupparsi diversificando prodotto e mercati. Isola Azzurra nasce in Sicilia nel 2009 per organizzare viaggi di gruppo da e per l'isola mediterranea. Quindici anni dopo si propone come un operatore completo, iscritto Astoi dal 2019, che oltre al mare Italia generalista dispone di un prodotto club in fase di espansione, di un'offerta incoming importante con focus sull'intero Sud Italia e di una proposta outgoing in fase di progressiva definizione.
E a testimoniare l'importante sviluppo in corso sono gli stessi numeri: tra il 2019 e il 2024 Isola Azzurra ha infatti visto il proprio fatturato più che raddoppiare, passando da 10,6 milioni a 23,6 milioni di euro. "Per il 2025 - racconta il titolare e ceo, Andrea Lorenzoni - contiamo di crescere ulteriormente di una percentuale compresa tra il 10% e il 15%". Anche le marginalità sono più che positive: "Quest'anno prevediamo di chiudere attorno all'8% ante imposte e ammortamenti, tenendo però conto che la maggior parte degli investimenti nel nostro bilancio sono inclusi nell'anno di riferimento e quindi non ammortati". Le presenze totali saranno 350 mila, per un'azienda che oggi vanta uno staff di 29 collaboratori, di cui sei commerciali.
A fronte di ciò, i piani per il futuro sono davvero ambiziosi, soprattutto lato Zeta Club, il prodotto villaggistica brandizzato del to. Al momento Isola Azzurra può già contare su tre indirizzi in Sicilia: un villaggio ad Alicudi a gestione Mangia's, il resort Donnalucata di Marina di Ragusa e la prima struttura di proprietà e a conduzione diretta a Selinunte (stagione inaugurale nel 2024, per un complesso da 135 camere e 44 mila presenze con stagionalità estesa sino a fine ottobre, ndr). "E il prossimo anno ne aggiungeremo altri due: il Sikania Eco Resort del gruppo Lindbergh, nonché il nostro primo Zeta Club al di fuori della Sicilia, il sardo San Teodoro Le Rose". Isola Azzurra non esclude neppure ulteriori acquisizioni dirette: "Siamo sempre aperti alle nuove opportunità di mercato, essendo pure disponibili a offrire i nostri servizi di gestione".
Ma non finisce qui, perché il to aprirà anche una sede locale alle Eolie per rafforzare la propria attività di dmc, estendendo inoltre l'offerta incoming oltre i confini di Sicilia e Puglia con l'aggiunta della Sardegna: "Integreremo poi la nostra proposta pacchettizzata su ciascuna delle nostre linee con flussi xml per i voli (linea e low cost) e i traghetti. Il tutto combinabile dalle adv partner direttamente sul nostro sito".
Non bisogna infine dimenticare il brand Azzurra World dedicato al lungo raggio, nato due anni fa con l'inserimento di alcune figure specifiche: un prodotto tailor made con focus su Usa e Caraibi, ma anche Oriente, molto forte sul segmento viaggi di nozze e pure in grado di proporre pacchettizzazioni ad hoc per partenze speciali da Roma, Palermo e Catania con tariffe molto competitive. L'obiettivo ora è consolidare la proposta, con una crescita progressiva che mira anche a conquistare il Nord Italia. Il to al momento può contare su una rete commerciale presente direttamente in Campania, Sicilia, Lazio e Piemonte, a cui si aggiunge un ufficio inside sales in sede per gestire le vendite nelle aree finora non coperte. Le agenzie partner con codice a oggi sono circa 2 mila.
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[post_content] => In Italia il Bto, Be Travel Onlife, è l’appuntamento di riferimento su turismo, formazione e innovazione. Una costante evoluzione che ha preso il via nel 2008 creando una forte identità capace di unire un alto valore scientifico a un format creativo che è molto amato dal pubblico. Il luogo deputato per lo svolgimento di questo laboratorio di idee sarà anche quest’anno la Stazione Leoploda di Firenze dal 27 al 28 novembre 2024.
«Bto nasce da un’intuizione pubblica, infatti è uno dei rarissimi eventi totalmente pubblici esistenti in Italia, in cui la pubblica amministrazione, nel mettere in campo una grande campagna di comunicazione digitale si rende conto che però, se non c’è una base di operatori che siano formati per essere al passo con quella innovazione, il rischio è che la forbice diventi sempre più grande. - spiega Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto -. Ha un’enorme forza dirompente e innovativa. Quindi da una parte siamo ancorati a quello che succede oggi, ma abbiamo anche uno sguardo verso il futuro e con quest’idea che un evento anno su anno serve a mantenere costante l’attenzione alla formazione e all’aggiornamento».
Tutti gli ospiti dell’evento provengono dal mondo del “travel online” e vengono coinvolti dal comitato scientifico del Bto, guidato dal 2018 da Tapinassi, già dirigente del ministero dei beni culturali - dal 2014 e direttore di Toscana Promozione Turistica. Anche la prossima edizione di Bto racconterà un nuovo modo di vivere il turismo, in un continuo aggiornamento dal punto di vista tecnologico.
Balance
«Il tema che abbiamo scelto quest’anno è delicato: Balance - spiega Tapinassi - Da una parte faremo una riflessione più profonda sul rapporto tra l’evoluzione digitale e il fattore umano - che nel turismo è al centro della relazione. Dall’altra cercheremo un punto di equilibrio rispetto all’AI, che l’anno scorso era la grande novità. A un anno di distanza iniziamo a comprendere come utilizzarla nel nostro settore. Vogliamo capire come si sia evoluto questo strumento nelle sue varie declinazioni nel nostro settore e che cosa stia emergendo rispetto alle considerazioni fatte nella precedente edizione di Bto.
«Nella conferma del nostro principio fondante, che è quello che la tecnologia è sempre fatta dagli uomini per gli uomini, quindi è amica. Non abbiamo timori. Comprenderne meglio le funzioni anche in termini prospettici e di futuro serve al sistema delle imprese, alla governance pubblica e privata e a comprendere meglio che vantaggi se ne possano trarre. Oggi i turisti si aspettano dall’AI una capacità di elaborazione dei dati rivolta alla personalizzazione dei servizi. Anche in questo bisogna trovare un Balance, perché gli strumenti digitali porterebbero in qualche modo a massificare la qualità del servizio. In realtà l’aspettativa è esattamente l’opposto. È un’apparente contrapposizione che richiede un equilibrio, un nuovo bilanciamento. Di questo parleremo in Bto quest’anno».
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Ancora una volta l’evento sarà di grande portata. «Saremo circa 300 relatori, con la nostra attenzione al taglio pragmatico: si parlerà non di quello che “si potrebbe fare”, ma di quello che si fa davvero. Bto sarà una sorta di grande agorà, una piazza in cui si condivideranno le esperienze e dove affrontare i problemi. Proprio questo taglio ha portato a Bto un pubblico affezionato: un pubblico che trova delle risposte. Al centro di tutto è sempre l’uomo, perché la nostra idea è che gli strumenti debbano aiutare a recuperare tempo nelle funzioni meno importanti e interessanti. Si parla quindi di una tecnologia amica che aiuta l’impresa a capire, conoscere, dare migliori servizi. Il visitatore, da parte sua, avrà informazioni più intelligenti. È una dimensione di marketing sempre più friendly e vicino su cui ci piace ragionare».
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[post_content] => Secondo appuntamento per l’Hilton Sustainability Forum, l’evento di analisi e approfondimento sulle sfide e opportunità legate alla sostenibilità aziendale, ideato e promosso da Hilton Milan e da Daniele Fabbri, general manager dell'hotel meneghino e responsabile Italia per i progetti esg (environmental, social and governance) del gruppo: «L'evento nasce dal desiderio di creare un punto d'incontro tra il mondo accademico, imprenditoriale e quello della sostenibilità - afferma lo stesso Fabbri -. Questa seconda edizione conferma quanto sia cruciale coinvolgere le nuove generazioni: vogliamo fornire loro strumenti concreti per affrontare le sfide ambientali e sociali, creando sinergie che possano trasformarsi in soluzioni reali per un turismo più sostenibile».
Il forum ha quindi chiesto agli studenti di prestigiose università milanesi di realizzare un progetto sostenibile relativo al settore turistico. E il vincitore della seconda edizione della Hilton Sustainability Cup è stato Hyper – Hilton e YesMilano Partner for Enhanced Renewal di Federica De Salve, Marta Cortesi e Monica Crotti, studentesse presso l’università Cattolica del Sacro Cuore. «I criteri di valutazione utilizzati sono stati l’originalità del progetto, la fattibilità e facilità di implementazione, l’area e i costi previsti di realizzazione, l’impatto sostenibile e l’obiettivo Smart - prosegue Fabbri -. I ragazzi hanno delle idee fantastiche, molto futuristiche e all’avanguardia. Io mi entusiasmo quando espongono i loro progetti e Hilton si impegna per implementarli».
«Sin dal 2009 la Hilton Hotels Corporation si è attivata per monitorare e misurare l’impatto della nostra industria nell’ambito della sostenibilità. - aggiunge Alessandro Cabella, Hilton area general manager for Italy -. Dal 2018 abbiamo lanciato la piattaforma LightStay che collega tutti i nostri hotel nel mondo e dove noi regolarmente introduciamo tutta una serie di dati e che ci permettono di vedere, anno dopo anno, qual è la riduzione del nostro impatto ambientale, dandoci degli obiettivi. Nel 2030 intendiamo abolire l’uso della plastica monouso, dimezzare lo spreco d’acqua, quello dei rifiuti e anche tutto il consumo energetico. L’Hilton Sustainability Forum è una bellissima finestra che noi apriamo soprattutto sui giovani: è a loro che dobbiamo lasciare un mondo più vivibile del nostro. Diamo la voce ai ragazzi e vogliamo che il progetto che loro presentano abbia una legacy futura, perché deve essere implementato nei nostri hotel e dev’essere veicolato anche al di fuori dei confini italiani. Abbiamo anche bisogno di sapere quello che la scienza, la tecnica e la tecnologia ci possono proporre per essere ancora più competitivi e meglio preparati per il futuro».
«L’Hilton Milan ha intrapreso un cammino di sostenibilità molto importante. - conclude Fabbri - Nel 2022 abbiamo compiuto 50 anni. Oggi stiamo facendo una ristrutturazione di tutte le aree dell’albergo per riposizionalo ancora meglio sul mercato. Uno dei nostri pillar è costituito dalle attività di esg, perché la sostenibilità fa parte del nostro dna. Vogliamo affrontare i prossimi 50 anni con degli obiettivi più futuristici. Non dobbiamo più guardare al passato, ma chiederci cosa ci serve per affrontare il futuro».
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[post_content] => Czech Airlines esce di scena, dopo aver effettuato il suo ultimo volo tra Parigi e Praga, chiudendo così una storia lunga oltre cento anni: con la totale integrazione nel Gruppo Smartwings il codice di volo “OK” cesserà di esistere, e d'ora in poi la compagnia volerà con il codice “QS”.
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[post_content] => Dal 2008, anno in cui a Madrid ha iniziato a operare secondo un format innovativo nato dalle esperienze di viaggio di Alberto Gutiérrez, il cammino di Civitatis procede senza indugi. Oltre 10 milioni i clienti che, complessivamente, nel 2023 hanno personalizzato il proprio viaggio in 160 Paesi del mondo scegliendo fra le 90 mila proposte di un catalogo online, che settimanalmente si arricchisce di nuovi spunti per una clientela di tutte le età.
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Dinamismo, disponibilità, creatività e precisione sono le regole d’ ingaggio di un gruppo di lavoro che oggi conta complessivamente 380 elementi, prevalentemente under 33. Di questi, una decina operativi in Italia, Paese dove Civitatis propone oltre 5 mila attività in 437 località. Numeri destinati a crescere con il consolidamento della squadra e grazie all’inserimento di visite guidate, escursioni, attività ed esperienze tradizionali e insolite in piccoli
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centri che meritano di essere scoperti o riscoperti, così da limitare il sovraffollamento delle mete più classiche.
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[post_content] => E’ arrivato anche sulla Costa Azzurra l’innovativo concept di Mama Shelter, che conta già 18 hotel nel mondo, 11 dei quali in Francia. Il brand sta vivendo una crescita costante che prevede, tra l’altro, l’apertura di tre strutture ulteriori a Dubai, Zurigo e Singapore già nel 2025. «Gli hotel Mama sono un life-place dove gli ospiti di Nizza incontrano gli abitanti della città. – spiega Florence Dupont, direttrice del Mama Shelter Nice -. Qui il business tourism incontra il leisure e la gente del posto. Si mescolano persone e generazioni in un affascinante mix sociale. Nasce così qualcosa di speciale, la visione di Serge Trigano ha dato vita a una forma di ospitalità adatta alle esigenze di oggi. Quando Mama Shelter Nice ha aperto lo scorso giugno, ne abbiamo spiegato il concept: non siamo una catena luxury ma popolare. Diciamo al nostro ospite: come as you are. Tutti trovano qui una realtà capace di rispondere ai loro bisogni».
Un ambiente che è stato pensato e realizzato da Benjamin El Doghaïli, architetto responsabile dello studio di design Mama Shelter. «Quando mi viene affidato lo styling di un nuovo hotel della catena visito la città che lo ospiterà e ne respiro l'atmosfera, l’essenza. L'ho fatto qui a Nizza, come per ogni Mama che è stato aperto nel mondo. Per me è un po’ come scrivere un libro: inizialmente le pagine non sono connesse, ma alla fine, come per magia, ogni cosa trova il suo posto».
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Per me è bellissimo lavorare per Mama Shelter. La famiglia Trigano mi ha dato carta bianca nel realizzare le mie idee. Io riproduco nel design e nelle decorazioni il concept dell’ospitalità del brand: prendo tanti elementi diversi e li metto insieme per creare qualcosa di speciale».\r\n\r\nIl Mama Shelter Nice si trova vicino al porto vecchio, nel cuore pulsante del quartiere Riquier. Anche a Nizza il brand ha voluto aprire la struttura in un’area della città in evoluzione, capace di attirare giovani e famiglie. L'hotel è costituito da tre edifici e conserva la facciata originale di quello risalente a inizi ‘900. Le camere sono 102, divise in quattro categorie e pensate anche per i disabili. Gli arredi sono uguali in tutto l'hotel per ridurre le spese. Proprio con questo intento anni fa sono nate le semplici ma iconiche lampade-maschera presenti nelle camere del gruppo: uno dei tratti identitari di Mama Shelter. Ci sono poi un colorato rooftop con piscina, bar e forno per la pizza, il vivace ristorante, due meeting room modulabili secondo la richiesta del cliente, altrettanti studio e una breakroom. La struttura è facilmente raggiungibile dall'aeroporto e dalla stazione centrale di Nizza.\r\n\r\n«Lo spirito gioioso e colorato del Mediterraneo è parte dell’identità Mama Shelter - conclude Serge Trigano che nel 2008 ha creato questa collezione di hotel lifestyle, insieme con i figli Jérémie e Benjamin -. Era perciò semplicemente naturale che un giorno nascesse il Mama Shelter Nice, che è un rifugio per vacanzieri felici e nomadi di passaggio ed è aperto agli abitanti del luogo, invitati dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina per un drink, un caffè, un brunch, un pranzo o una cena. Un'accoglienza che è il fondamento della filosofia di Mama».\r\n\r\n[gallery ids=\"477171,477173,477179,477176,477177,477181\"]","post_title":"Mama Shelter Nice: dove il turismo corporate incontra il leisure e l'anima della città","post_date":"2024-10-21T12:53:19+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1729515199000]}]}}